Negazionismo morale

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C’è un tema ricorrente nelle cronache, a proposito del quale vorrei aggiungere una considerazione a quelle giustissime che vengono fatte dai media. Considerazione che sicuramente divide. Parlo del del revenge porn, perpetrato da uomini e ragazzi le cui menti sono dissociate dalla realtà e dal senso di umanità, che hanno usato le immagini di rapporti sessuali avuti con donne e ragazze – consenzienti o meno – come se esse fossero oggetti privi di anima e dignità, spingendo perfino alla drammatica conseguenza del suicidio le povere vittime.

Conscio di appartenere ad una minoranza, vorrei qua spezzare quel filone di negazionismo “morale”, per il quale non si può più dire che alcuni comportamenti sessuali sono a rischio. Faccio un esempio. Se mi fermo davanti all’edicola e mi rubano l’auto mentre scendo a prendere il giornale, perché ho lasciato le chiavi inserite, l’assicurazione non mi paga ed io vengo omologato come un cretino. Infatti, a meno che io non sia un bambino, ho colpevolmente tenuto un comportamento a rischio. Ora, perché non dovrei prendere delle precauzioni a tutela della mia persona?

E qui sta la spaccatura: questa opinione viene erroneamente equiparata al voler ridurre o negare la colpevolezza dell’uomo che ha commesso il reato. Io non la penso così, io dico che se non si insegnano ed applicano più delle elementari regole comportamentali. Le donne e gli uomini (i cui punti deboli sono noti) e tutti gli adolescenti in particolare (ancora fragili per natura), devono imparare a proteggere se stessi, a discriminare il bene dal male, il pubblico dal privato, l’intimo dall’apparente. L’avvento di internet ci impone ancora più precauzione e di imparare a farne un uso corretto per difendere noi stessi e non fare del male agli altri, magari senza rendercene conto. I pericoli esistevano anche prima, solo che era più facile il controllo, mentre oggi le famiglie sono state colte impreparate ad educare le giovani generazioni ai nuovi rischi, a causa del veloce divenire dei mutamenti. Si badi, questo aspetto viene prima dei necessari adeguamenti normativi e legislativi per disciplinare i gestori dei social e i reati connessi all’uso scellerato ed incosciente degli stessi.

E non sto nemmeno parlando di regole morali dettate dal senso del peccato: parlo piuttosto di regole sociali, a volte anche di convenzioni, senza le quali non può esistere un ordine sociale e non è possible la convivenza civile tra tutti noi. So di essere un Don Chisciotte, che combatte contro i mulini a vento e un anacronistico ipocrita sostenitore del si fa ma non si dice, che i social hanno letteralmente buttato via, violando la nostra vita privata, rovinando rapporti, relazioni, amori e famiglie; ma così è secondo me, perché rimango profondamente convinto che ogni individuo abbia il diritto ad una intimità segreta e inconfessabile – purché legale, sicura e innocua per se stesso e per gli altri – quindi anche quella di farsi filmare mentre fa sesso, purché lo faccia usando l’intelligenza e la conoscenza necessaria.

27 risposte a "Negazionismo morale"

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  1. Sono d’accordissimo con te, per questo meglio che ti metta in guardia: poche donne sono in grado di giudicare obiettivamente una loro simile (nel senso di genere, non di atteggiamento libertino).
    Molte donne sono prevenute nei confronti degli uomini, quindi, un parere antifemminista, è visto come un insulto a tutte le loro.
    Secondo le donne, se una donna fa la troia, la colpa è dell’uomo che l’ha istigata a comportarsi così, non della donna che c’è stata (che poi a me, questo distorto ragionamento femminile, sembra dimostrare che nessuna femmina sia in possesso di facoltà mentali degne di nota).
    È vero che quasi tutti gli uomini riservano le proprie attenzioni a chi la dà di più, ma alle donne sfugge un concetto basilare: non sono costrette a invogliare e soddisfare questi impulsi.
    Si comportano da troie ma si offendono se gli uomini non le giudicano per la loro integrità morale, intelligenza, sensibilità e via dicendo.
    Beh, il problema è proprio questo: alcune donne ne sono totalmente sprovviste.

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    1. Vittorio sei il classico esempio del maschilista ignorante, per te le donne sono tutte troie tranne quelle di casa, vero?
      Ecco perché esistono merce come uelle che hanno condotto quella ragazza a togliersi la vita.
      Complimenti…

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      1. Non hai capito il senso del mio commento, e dai a me dell’ignorante?
        Vabbè, pensa quello che vuoi: il tuo giudizio non mi sfiora.

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      2. Vittorio Vittorio, mi trovo ospite in un blog amico cerco quindi di essere abbastanza educato anche se il mio istinto mi porterebbe ad essere più diretto nei tuoi confronti.
        Allora… ti ho paragonato al classico maschilista ignorante soltanto per quello che hai scritto, e credimi se ti dico che non è difficile capirlo. basta rileggere ciò che hai scritto..
        …le donne sono prevenute contro i maschi
        …le donne sessualmente disinibite e libertine vengono etichettate troie dai maschietti puritani, questo accade sempre dopo aver scopato e non prima…
        ….glu uomini vanno con le donne che la danno di più (manco fosse una merce di scambio)
        …..le donne hanno la colpa di invogliare con il loro atteggiamento gli istinti sessuali degli uomini.
        ……infine hai scritto che la maggior parte di esse sono sprovviste di intelligenza e sensibilità.

        Ora dimmi una cosa, se non sei un maschilista ignorante, che tipo di uomo potresti definirti?
        Sappi una cosa, le mie esperienze di combattimento mi hanno dato molto tempo fa, l’opportunità di far parte del servizio di sicurezza in diverse discoteche, posso dirti con tutta sincerità che gli interventi più frequenti riguardavano sempre ragazzi che importunato all’inverosimile le ragazze, questo perché dopo averci provato senza un risultato, tornavano poco dopo, di nuovo alla carica .
        Guarda caso, questi molestatori e maschilisti erano sempre coloro che dopo aver ricevuto un no da una ragazza, la apostrofavano cosi…. Fanculo troia, la dai a tutti tranne che a me!!
        Se ci fai caso, puoi vedere in queste parole il tuo stesso tuo pensiero e stesso concetto di donna.
        Come detto all’inizio nulla di personale, ovvio…
        Saluti

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  2. Ti seguo e penso che sul discorso apparentemente ipocrita del fare senza dire hai perfettamente ragione. I sociale da questo punto di vista sono una cloaca. Tornando al tuo esempio però, se lasci le chiavi in macchina e te la rubano sei un cojone sia che tu sia uomo, sia che tu sia donna. Non è che l’assicurazione faccia differenze. Al contrario Resta se un uomo viene ripreso mentre fa sesso è un gran fico, se la stessa scena ha come soggetto una donna, è una zoccola. Ma penso che sia una differenza culturalmente irriducibile, che fa loro più deboli e noi più responsabili.

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  3. …che ogni interpretazione del fatto accaduto è sempre soggettiva.
    Io rispetto la tua opione ma non la coindivido del tutto perchè in tutto quello che hai scritto hai omesso di nominare una cosa molto importante, quella cosa che “cementifica” ogni sentimento, dall’amicizia all’amore sino agli affetti più importanti, quella cosa si chiama FIDUCIA!!
    Nessun rapporto è un vero rapporto se non viene basato sul Valore della FIDUCIA, hai fatto un esempio che non “calza” alla perfezione, ti domando, se a rubare la tua auto fosse un tuo caro amico di cui hai piena FIDUCIA, cosa penseresti?

    Vedi, la trasformazione dei rapporti sociali, inquinati da egoismo, individualismo, assenza di rispetto, di morale e altro, ha creato un sistema dove tutto è lecito, anche calpestare i sentimenti e la dignità di altri da noi, e questo non è progresso ma inciviltà.
    Uomini del genere, se cosi possiamo chiamarli, tradiscono come se nulla fosse e chi tradisce la FIDUCIA ricevuta non è un uomo ma un merda!!

    Ti chiedo, quale arma di difesa abbiamo noi contro chi tradisce la nostra fiducia??

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    1. Concordo con la tua riflessione e penso che chi ha tradito questa fiducia deve essere punito. Tuttavia non sappiamo come siano andate realmente le cose tra quelle persone: lei, il fidanzato, questi presunti amici. Il dato di fatto è che la fiducia va riposta nelle persone giuste e riconoscerle è tanto più difficile quanto più è fosco l’ambito nel quale ci muoviamo, come ad esempio gli interessi economici, il lavoro o la “convenienza” sessuale. In questa storia c’è – a mio avviso – della superficialità, soprattutto dovuta all’esposizione che la ragazza si è data, inviando i filmati a ben quattro persone che non conosceva per quello che erano in realtà.

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      1. …si, infatti avevo ammesso di non conoscere la storia nei minimi particolari, beh! hai ragione, se si inviano dei filmati hard a degli sconosciuti, significa essere sconsiderati, ciò non toglie comunque una mancanza di etica da parte di coloro che li hanno poi messo in rete.
        Ti auguro un sereno lunedì, ciao caro….

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  4. C’e’ una cosa che dico da che ero una ragazzina
    “Non mi fido di me figuriamoci degli altri”…credo che mi abbia salvato il culo in piu’ di una occasione …basterebbero un paio di semplici accorgimenti se proprio vuoi essere ripresa col cellulare e mi fermo qui
    perche’ si sa’ o siamo troie o fighe di legno femministe… ma il tuo post mi piace 😊

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  5. Diciamo che sono d’accordo con te, con Romolo e in parte con Nico. Io non mi sono espressa un po’ perché non conosco bene i fatti (e non ho nessuna intenzione di approfondirli, lo ammetto), un po’ proprio perché mi pareva, avendo letto comunque diversi post tra i blog che seguo, che ci fosse qualcosa che stonava, e direi che hai messo il dito nella piaga. Detto che chi diffonde video fatti “per uso privato” e comunque viola la privacy altrui, specialmente in modo così becero, va punito e ci sono norme apposta, e detto che la gente che ha insultato e sbeffeggiato e disprezzato è semplicemente stronza, penso però che comunque certi comportamenti (che io credo, forse sbagliando, siano a loro volta indice di fragilità quanto il successivo suicidio, e approfittarsene è ancora più immorale) siano anche figli di una totale mancanza di responsabilità verso la propria vita. Uno può scegliere di mettersi volutamente in situazioni di pericolo per le più svariate ragioni, mettersi alla prova col bungee jumping, correre la Formula 1 (o la moto GP o quel che sia), fare reportage in zone di guerra, ma credo che tu abbia assolutamente ragione quando dici che bisogna imparare a non farsi usare, a non farsi vessare. Ed è chiaro che questo è un problema “unisex” diciamo, ma è anche chiaro che per certi aspetti le donne sono più esposte. E qui vengo a quello che dice Romolo (e che tu confermi): bisognerebbe piantarla con il sessismo in qualunque campo, punto e basta. I piani qui sono almeno tre: la responsabilità personale (io sono un’individualista quasi di ferro) per i comportamenti a rischio; la responsabilità penale di chi commette un reato (anche approfittando di una altrui imprudenza: tra l’altro, rubare oggetti “esposti alla pubblica fede” è un’aggravante, per inciso) e il fatto che abbiamo difficoltà a proteggere la nostra dignità, pretendere rispetto per la nostra integrità (in ogni senso) senza che questo implichi additare chi non si “conforma” in maniera vergognosa.
    Scusa il commento fiume, e ho cercato di limitarmi…

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      1. Siamo tutti un po’ a rischio di essere “usati” in tante forme (sfruttamento a vari livelli, incapacità di gestire la nostra libertà, appunto, che porta magari a omologarsi o seguire capi ciecamente ecc.). Sembra strano che sia così difficile voler bene a se stessi, eppure…

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  6. La ragazza è stata ingenua.
    Ma, dico la mia, dopo che il filmato si è diffuso, poco poteva fare.
    Secondo me doveva:
    – far passare un po’ di tempo. Lei comunque non era famosa (tipo Belen o Sara Tommasi). Nel giro di breve tempo il suo filmato sarebbe inevitabilmente finito nel dimenticatoio
    – fregarsene. secondo te Belen (o Paris Hilton, o chissà chi) si interessa dei suoi Sex Tape? Nemmeno un po’. E sa perfettamente che indignarsi, o cercare di rimuoverli da internet (praticamente impossibile), non servirebbe a nulla.

    Sollevando tutto questo polverone ha solo creato un ulteriore “Effetto Streisand”
    https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Streisand

    Ma, bisogna anche dire, non tutti abbiamo le stesse reazioni. Lei si è ostinata e ci ha rimesso a livello nervoso.
    Io sono molto dispiaciuto per lei.

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    1. Hai ragione, non è stata consigliata bene. Credo che però i problemi maggiori li abbia avuti nella famiglia e negli ambienti attorno a lei, quindi quello che dici avrebbe ridotto l’esposizione mediatica, ma non quella del giorno per giorno. Questa, in certe realtà, può essere una situazione molto dura e devi cambiare città e nome. Da fuori comunque non si può dire…

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  7. Secondo me….. il vero motivo è stata una depressione.
    I giornalisti ci ricamano: s’è trasferita in un’altra città? Probabilmente l’ha fatto per i cazzi suoi, mica per sfuggire al video! Dico, se al paesello mormorano, basta traslocare di 20 km.
    Se s’è trasferita di così tanto, sarà stata una normale emigrazione come ancora oggi avviene spesso.
    Se io ho problemi dove vivo, mi basta cambiare condominio per tornare a essere un signor nessuno.
    Se invece questo non basta perchè internet è globale, è inutile anche cambiare regione: ha senso solo cambiare nazione, dove grazie alla lingua differente forse non si saranno fatte le magliette “stai filmando? Bravo!”.
    Poi dico: potrei capire una ingenua verginella che ha trovato il fidanzato uscendo da catechismo, ma quella aveva 30 anni, tette rifatte (erano rifatte, dai), bocca che sembrava un gommone, comprovata esibizionista (ha consapevolmente inviato il video a molti contatti conosciuti tramite facebook)….. ma ti pare che si accoppa perchè la cosa è sfuggita di mano? Allora Cicciolina cosa dovrebbe fare?
    Eva Hengler adesso va in giro a dirsi pentita, Claudia Koll addirittura va parlando di Dio e fa la comunione tutte le domeniche……
    Il suicidio è stato causato da un insieme di cose che l’hanno portata alla depressione. E quando si è depressi si vede solo il lato negativo di ogni cosa, mai il positivo.
    Se avesse potuto guardare il lato positivo, adesso starebbe facendo un sacco di soldi come ospite da Barbara d’Urso, a Verissimo con la Toffanin, da Daria Bignardi, ecc. Poi finirebbe a fare il grande fratello assieme a Costantino e agli altri pirla, ecc.
    Tutto dipende dal punto di vista con cui si guardano gli eventi che ci capitano.
    Ma ,ripeto, la depressione fa vedere solo il punto di vista negativo.

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  8. Secondo me….. il vero motivo è stata una depressione. Depressione in cui il video…non so quando davvero c’entrasse.
    I giornalisti ci ricamano: s’è trasferita in un’altra città? Probabilmente l’ha fatto per i cazzi suoi, mica per sfuggire al video! Dico, se al paesello mormorano, basta traslocare di 20 km. Se s’è trasferita di così tanto, sarà stata una normale emigrazione come ancora oggi succede spesso.
    Se io ho problemi dove vivo, mi basta cambiare condominio per tornare a essere un signor nessuno.
    Se invece questo non basta perchè internet è globale, è inutile anche cambiare regione: ha senso solo cambiare nazione, dove grazie alla lingua differente forse non si saranno fatte le magliette “stai filmando? Bravo!”.
    Poi dico: potrei capire una ingenua verginella che ha trovato il fidanzato uscendo da catechismo, ma quella aveva 30 anni, tette rifatte (erano rifatte, dai), bocca che sembrava un gommone, comprovata esibizionista (ha consapevolmente inviato il video a molti contatti conosciuti tramite facebook)….. ma ti pare che si accoppa perchè la cosa è sfuggita di mano? Allora Cicciolina cosa dovrebbe fare?
    Eva Hengler adesso va in giro a dirsi pentita, Claudia Koll addirittura va parlando di Dio e fa la comunione tutte le domeniche……

    Il suicidio è stato causato da un insieme di cose che l’hanno portata alla depressione. E quando si è depressi si vede solo il lato negativo di ogni cosa, mai il positivo.
    Se avesse potuto guardare il lato positivo, adesso starebbe facendo un sacco di soldi come ospite da Barbara d’Urso, a Verissimo con la Toffanin, da Daria Bignardi, ecc. Poi finirebbe a fare il grande fratello assieme a Costantino e agli altri pirla, ecc.
    Tutto dipende dal punto di vista con cui si guardano gli eventi che ci capitano.
    Ma ,ripeto, la depressione fa vedere solo il punto di vista negativo.

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