La tempesta perfetta

Sicuramente vi è capitato. Vedere quelle coppie di anziani, mano nella mano, il carrellino per la spesa, che con incedere insicuro si dirigono verso il mercato rionale o il supermercato.

Io, ogni volta che li vedo, penso che – “loro” – sono riusciti a stare insieme tutta una vita. Già; ma poi mi chiedo: “Pensi che non abbiano mai bisticciato? Pensi che non conoscano l’uno i difetti dell’altro? Pensi che abbiano gli stessi gusti e interessi? Chissà quanto si sono odiati perché obbligati a vedere un film o una partita per fare contento l’altro, trascorrendo un ora e mezza di pura costrizione. E la noia per discorsi dell’altro ai quali non erano minimamente interessati o avevano ascoltato altre mille volte. Chissà i musi e i rancori per il reiterarsi di comportamenti insopportabili nella gestione ed invasione degli spazi reciproci. Chissà la rabbia  e la delusione per avere scoperto quanto l’altro è diverso o per la sensazione di essere dati per scontati, sentendosi sminuiti.” Eppure eccoli, ancora lì.

Il matrimonio, non dura per passione o attrazione, dura solo se è un progetto compiuto con un obiettivo e pochi – ma fondamentali – valori comuni. Piacerebbe anche a me, un giorno, poter dire “ce l’ho messa tutta e ce l’ho fatta”. Ma poi dico, rivolto ancora a me stesso: “Il gioco non vale la candela e la libertà non ha prezzo. Il matrimonio non deve ridursi ad un luogo di espiazione per colpe non commesse. Purtroppo, non ci si conosce mai abbastanza e bisogna essere disponibili ai compromessi; dai, la colpa di tutto sono la ridefinizione dei ruoli, la crisi del maschio, l’emancipazione della femmina… forse no.”

“La verità, forse è, che per diversi motivi – magari transitori od estemporanei – ci si ritrova in due, su di una barca a vela in mezzo all’oceano, avendo cercato invano l’isola del tesoro e con in mano una mappa sgualcita senza una rotta chiara, diretti inesorabilmente verso la tempesta perfetta. E lì, si vedrà la tempra dell’equipaggio, se è capace di restare a bordo per governare la barca, di osservare regole ferree e  mantenere nervi saldi, come insegnano gli skipper, gettando a mare tutto il superfluo, che non avremmo nemmeno dovuto portare, tenendo a bordo solo l’essenziale. Così facendo, dietro la barca vedremo allontanarsi tra la schiuma una scia di aspettative, interessi ed obiettivi personali, che avrebbero portato la barca a sfasciarsi contro gli scogli.”

E mentre penso a tutto questo, i due vecchietti sono ancora lì, lungo la strada, un passettino dopo l’altro, che si sostengono a vicenda; sì, sono riusciti a superare la tempesta perfetta, con un carico composto solo dall’essenziale: un amore semplice e sincero.

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35 risposte a "La tempesta perfetta"

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  1. Mi hai fatto venire in mente i miei nonni…mia nonna morì all’improvviso dopo 50 anni di un matrimonio nn semplice 6 figli 9 nipoti e 5 pronipoti la guerra il fascismo la malattiamlenta e degenerativa ma lucida di mio nonno…litigavano sempre…ma guai che altri mancassero di rispetto a uno o all’altra…mia nonna mori a febbraio mio nonno resse fino a ottobre..mori chiamando lei…

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  2. forse basterebbe meno egoismo e più volontà nel capire la diversità dell’altro e soprattutto avere la precisa sensazione e certezza di remare entrambi nella stessa direzione,altrimenti anche chi ha più forza per sfinimento cesserà di resistere.

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  3. Post magnifico. I miei più sinceri complimenti, a parte per la frase di chiusura così mielosa.

    “Il gioco non vale la candela e la libertà non ha prezzo. Il matrimonio non deve ridursi ad un luogo di espiazione per colpe non commesse. Purtroppo, non ci si conosce mai abbastanza e bisogna essere disponibili ai compromessi
    Mi fa molto piacere sentire che sono in buona compagnìa, cioè che… insomma certi pensieri non li faccio solo io.
    Che la vita in 2 sia solo rose e fiori è una gran stronzata da film: la verità è che spesso ci si rompe le balle a vicenda ed è un continuo compromesso, una perdita di identità individuale, di libertà….
    Però il contrario sarebbe peggio.
    La libertà è magnifica quando la ottieni con gran fatica; la solitudine è bella solo quando sai che a casa hai qualcuno che ti aspetta.

    Ieri sono andato ,da solo, a fare un’escursione in montagna ed è una cosa che mi capita (da solo) veramente di mooolto di rado. E me la sono goduta alla grande.
    Ho messo quel pizzico di avventura e di conquista in più, che il sesso femminile tipicamente non capisce.
    Idem per quanto riguarda le pause di meditazione, la faticosa (e un po’ pericolosa) salita a una piccola vetta solo per dire “ci sono arrivato”, i cambi di rotta uscendo dal sentiero semplicemente per “vedere cosa c’è là”, ecc.
    La mia compagna invece resta più…”sui binari”.

    Però quando scattavo una foto con le dita congelate, avevo lei a cui mandarla via whatsapp.
    Quando sono tornato a casa stanco e puzzolente c’era anche lei in quelle 4 mura e con lei ho mangiato un caldo piatto di pasta.
    Quando mi sono infilato sotto al piumone, c’era quel bel corpo caldo, vivo, una compagna, un contatto… e ho già progettato di tornare in quel posto con lei.
    Se su un piatto della bilancia metto qualche ora in montagna e sull’altro metto tutto il resto della vita, beh… inutile che scriva altro, no?!

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    1. La frase di chiusura sta a significare che il carico deve essere leggero senza “le stronzate da film”. Le sensazioni che tu descrivi al ritorno dalla tua compagna, che ti accoglie, sono un amore semplice sincero, lontano da certi stereotipi di romanticismo o passione. Sopratutto perché arrivi a casa puzzolente!

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  4. Non mi sarei mai sposato se avessi pensato di perdere la mia libertà.
    Libertà non significa “poter fare qualsiasi cosa”, ma poter proseguire con i propri ideali, hobbies, iniziative che avremmo anche fossimo single.
    Certo nella barca, in mezzo alle onde, ci si deve liberare del peso superfluo, ma non credo sia difficile farlo se si ama l’altra persona.

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  5. Ho passato buona parte della mia vita emotiva in allarme rosso, scrutando come una vedetta in attesa delle vele nere, l’odore del pericolo incombente sulla testa come un nuvolone grigio di grandine.
    Ora mi guardo attorno e mi chiedo perché le cose mi colpiscono meno profondamente, perché la rabbia dura così poco e scivola via come gocce d’acqua dal piumaggio di un’anatra.
    Sono convinta che le frasi “per sempre” e “non farò mai” siano tanto teoriche quanto irrealizzabili. L’assoluto non esiste, siamo creature fallibili, a volte ingorde, frettolose e inconsistenti, dobbiamo accontentarci del compromesso, dei colori sfumati, del “più che potrò” e del “farò del mio meglio”, dobbiamo mediare ogni giorno tra i nostri desideri e ciò che la sorte è davvero in grado di offrirci, tenendo a mente che prima o poi tutti dovremo confrontarci con i nostri sbagli.
    Il vero grande errore è l’incapacità di comunicare un disagio, un bisogno di attenzione, un personale senso di solitudine a chi ci sta accanto, è la sfiducia nelle doti di ascolto e comprensione dell’altro ed è il pensare di risolvere ogni problema dando un colpo di spugna alla vecchia vita, ricominciare da capo fuggendo, dimentichi del cumulo di macerie che ci si lascia alle spalle.
    Io mi impegno ogni giorno perchè funzioni e spero di cavarmela.

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    1. Io non vivo con una persona cattiva, ma “la sfiducia nelle doti di ascolto e comprensione dell’altro” ho provato a vincerla senza risultati. In questo senso mi sono arreso, ma come ho detto a qualcuno non posso ne tornare indietro, ne buttarmi a mare.

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    2. Il vero grande errore è l’incapacità di comunicare un disagio, un bisogno di attenzione, un personale senso di solitudine a chi ci sta accanto, è la sfiducia nelle doti di ascolto e comprensione dell’altro
      Ciò che hai scritto è sicuramente vero, ma è anche di una difficoltà pazzesca.
      E’ come dire: “bisogna fare in modo che nel mondo non ci siano più guerre”. Ecco, siamo sicuramente tutti d’accordo ma….

      Inoltre vorrei dire che secondo me questa cosa rientra tra quelle che caratterizzano la differenza tra uomo e donna e che creano gli squilibri nei rapporti: ho la sensazione che il “diritto” di esser ascoltati e compresi sia un privilegio più femminile. Mentre il maschio deve sempre esser forte e mai piagnucolare.
      No?

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      1. Tra l’altro c’è anche il fatto che spesso la confidenza non viene accettata dalla donna, che pianta su un casino.
        E quindi l’uomo fa prima a non dire niente, che è più semplice.
        Quando è invece la donna ad aprirsi, l’uomo che non accetta quanto gli viene detto è un uomo chiuso, rozzo, talebano, che non comprende il disagio della propria donna. Un vero stronzo!

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  6. L’uomo vive spesso di paure, paura per l’ignoto, per il domani, per un fatto che potrebbe accadere, la paura è insita nell’essere umano ma anche negli animali, è l’istinto della paura che protegge la loro vita.
    Eppure quando vediamo una coppia che resta insieme per tantissimi anni, gridiamo subito al miracolo pensando a quanta fortuna hanno avuto nel trovare sia l’uno che l’altra, l’amore della loro vita , eppure non è sempre la fortuna o l’amore infinito che tiene legate le coppie di anziani, c’è molto altro che esula dal sentimento di amore.

    Epicuro dedicò molto del suo tempo alla ricerca di questa soluzione, capiì che solo l’assenza della paura avrebbe dato all’uomo una vita libera e felice, ma si sa che Epicuro era molto più portato alla ricerca dei piaceri piuttosto che dare risposte sulla paura umana, un’altro filosofo posò invece l’attenzione più sull’angoscia che sulla paura, in effetti è proprio l’angoscia, tipica dell’essere umano, che rende l’uomo insicuro davanti alle varie possibilità che la vita gli propone, costringendolo quindi ad operare delle scelte, le stesse, in un modo o nell’altro, rappresentano lo strumento con cui egli può indirizzare la propria vita.

    Vengo al punto, i matrimoni o meglio dire le unioni di due persone possono durare nel tempo per vari fattori e non sempre per amore, le coppie più anziane restano insieme per quella cultura patriarcale tramandata fino agli anni settanta, dove ognuno ricopre un ruolo specifico, l’uomo è visto dalla donna come persona da rispettare a priori perchè così gli è stato insegnato, la donna invece è vista dall’uomo come la persona dedita alla cura dei figli e della casa, l’osservanza da ambo le parti di questi ruoli, permette di vedere oggi, quelle coppie di anziani che sono insieme da 50 anni e più, in questo caso possiamo parlare di fattori socio-culturali che superano il fattore amore, altro fattore che proietta la coppia a superare un tempo lunghissimo di unione è rappresentato dalla scelta di non dare scandalo, oggi sappiamo che la separazione e il divorzio sono scelte normali quando una coppia non ha più una visione di vita comune, ma sessant’anni fa le cose non erano così semplici, per le donne, separarsi significava essere additate come delle poco di buono o donne di facili costumi, conveniva quindi mandare avanti il matrimonio pur senza amore, salvando in questo modo capra e cavoli.

    Con questo voglio dire che non sempre conviene invidiare le coppie che hanno tantissimi anni alle spalle di convivenza, non dobbiamo invidiarle perchè la loro vita è stata una vita di compromessi quotidiani, dove l’amore ha lasciato il posto all’affetto, e dove ognuno è stato costretto a ricoprire il ruolo attribuito per mantenere in vita l’unione.
    Penso non sia possibile, tranne in rarissime occasioni, che l’amore duri per sempre, perchè tutto ciò che esiste, ma anche quello che non esiste è soggetto al divenire, alla mutazione nel tempo, perchè tutto quello che sembra statico, è invece dinamico e questo continuo cambiamento rappresenta la vita.

    E’ importante dire anche che l’illusorietà di una vita facile e senza problemi che nega l’importanza di quei valori come la libertà, la verità, l’amore, la dedizione e il rispetto, non può far altro che farci vivere dissociati da quella realtà che senza i valori, abbiamo trasformato a nostro piacimento, ed è proprio il potere di trasformare la realtà che rende i giovani di oggi, alienati.

    Scusami se ho parlato un pò di tutto ma ne avevo bisogno, tieni sempre presente che il mio commento è espressione di un pensiero soggettivo, quindi nessuna verità in quello che ho scritto.

    Ciao carissimo Papillon…

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    1. Ho apprezzato tutta la premessa. Aggiungo che il tempo fa cambiare le prospettive e cambia le condizioni. In particolare quando passa il tempo della passione. Che patetici gli anziani che non lo accettano, trascorrono una brutta vecchiaia, soli. Grazie per gli spunti.

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      1. …la cosa più difficile è cambiare le abitudini, occorre coraggio per farlo, e non tutti ne sono capaci, all’esistere per abitudine preferisco l’abitudine di vivere, una visione della vita che parta dal presente per poter godere i momenti intermedi, senza dover caricare il passato e senza vivere pensando che “domani sarà migliore”..
        Ciao e grazie per avermi sopportato… notte!!

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  7. Ho conosciuto coppie così. Una di quelle era formata da mia madre e mio padre. Lui è morto dopo più di 50 anni di matrimonio. Alti e bassi ma di quelle coppie che non possono fare a meno uno dell’altro.
    I tempi però sono cambiati. Non ci credo più nel “per sempre”. Il mio matrimonio non è arrivato al quindicesimo anno. I miei amici sono quasi tutti separati. Non ci si accontenta più, credo. In compenso dopo qualche anno ho trovato l’amore vero, quello che sarà “per sempre insieme” 😁

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    1. 1 Domanda: questo nuovo amore, quello “vero” dopo 15 anni col precedente, lo stai vivendo secondo i canoni?
      Cioè: vivete insieme sotto allo stesso tetto tutti i santi giorni e risorse economiche almeno in parte condivise?
      Sempre insieme, stessi amici, stessi modi di vivere il tempo libero, ecc?

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  8. Bella riflessione. Certo, sono due modi di vivere e di pensare differenti. Io credo che la vita delle coppie “secolari” alla fine non sia proprio solo “noiosa” come tu l’hai descritta. Certo: per rispetto e per amore passeranno sopra a tante cose… ma entrambi ricevono in cambio compagnia, amore e fedeltà e dai…anche altrettanti momenti di allegria. Valori ai quali la società moderna non è più abituata e i cui surrogati vengono offerti nell’immediato, da amicizie veloci o virtuali ma secondo me non è proprio la stessa cosa.
    Ogni tanto succede: due persone si amano tanto da stare insieme senza tradirsi tutta una vita.
    Ciao.

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  9. Mi sono rivista molto nella tua idea. Generalmente parlando. Ho le medesime sensazioni. Però tutte le volte che li vedo penso: una volta i cocci si aggiustavano, ora si butta via tutto. Il punto è la mentalità. Generalmebte insoddisfatto, oggi cerchiamo nella “libertà ” l’unico mezzo per darci un’identità e un certo tipo di altruismo è venuto meno.
    In una coppia l’altruismo è tutto.

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